June 1974 – Nemesi

Nemesi risente talvolta delle difficoltà oggettive nell’assemblare pulsioni e stili differenti dei vari ospiti, per di più da parte di un compositore che si cimenta per la prima volta con sonorità di questo genere, ma una simile operazione alla fine va vista con favore, avvicinandovisi possibilmente con la giusta mentalità.

Se, fino ad oggi, chi ascolta abitualmente metal non ha mai sentito nominare i June 1974 è tutto sommato giustificato, nonostante la marea di lavori pubblicati sotto questo monicker negli ultimi anni.

Il perché è presto spiegato: per la prima volta Federico Romano, il musicista che sta dietro al progetto, ha deciso di approdare in territori a noi più familiari dopo avere esplorato svariate forme musicali; così , con la collaborazione di Tommy Talamanca, che ha registrato il lavoro presso i suoi Nadir Studios, ha chiamato in qualità di ospiti nei diversi brani nomi piuttosto illustri della scena rock e metal, italiana ed internazionale.
Non si può negare, quindi, che alla luce del cast messo assieme da Romano, comprendente, tra gli altri, musicisti come Patrick Mameli , Andy LaRocque, James Murphy, Paul Masdival e lo stesso Talamanca, si finisce per prefigurare un disegno stilistico che alla fine non corrisponde del tutto al vero.
Nemesi è, infatti, un lavoro di stampo progressivo, interamente strumentale e virato più sul rock che sul metal, e non è che questo sia di per sé un male, l’importante è appunto non farsi traviare da idee precostituite; è anche vero, d’altro canto, che a livello di consuntivo i brani che più convincono sono quelli che vedono coinvolti ospiti non di estrazione metal, come Sognando Klimt con Gionata Mirai (Il Teatro Degli Orrori) e Home con Francesco Conte (Klimt 1918), oppure specialisti di altri strumenti che non siano la chitarra, come Nothing Man con Jørgen Munkeby (sassofonista degli Shining norvegesi) e Beloved con Francesco Sosto (tastierista dei The Foreshadowing).
Molto bello è anche Narciso, il brano che vede impegnato John Cordoni dei Necromass, con un chitarrismo morbido e melodico, in antitesi con l’appartenenza dell’ospite alla band più estrema tra quelle rappresentate, ma in generale l’album è comunque molto vario e si lascia ascoltare senza che la mancanza di parti vocali presenti più di tanto il conto.
Quello che non convince del tutto, finendo per inficiare parzialmente la resa finale del lavoro, è però l’elemento percussivo che si rivela il più delle volte troppo invadente, se non addirittura fuori luogo, nell’accompagnare uno sviluppo melodico che avrebbe richiesto un approccio più morbido e meno incalzante.
Detto questo, Nemesi, pur non essendo un’opera imprescindibile, contiene diversi motivi di interesse anche se, guardando le forze messe in campo da Federico Romano, potrebbe sembrare a prima vista soprattutto un’occasione perduta; indubbiamente il lavoro risente delle difficoltà oggettive nell’assemblare pulsioni e stili differenti dei vari ospiti, per di più da parte di un compositore che si cimenta per la prima volta con sonorità di questo genere, ma una simile operazione alla fine va vista con favore, avvicinandovisi possibilmente con la giusta mentalità.

Tracklist:
1.”Sognando Klimt” featuring Gionata Mirai (Il Teatro Degli Orrori)
2.”Inoubliable” featuring Tommy Talamanca (Sadist)
3.”Narciso” featuring John Cordoni (Necromass)
4.”Home” featuring Francesco Conte (Klimt 1918)
5.”Panorama” featuring Andy LaRocque (King Diamond)/Tommy Talamanca(Sadist)
6.”Nothing Man” featuring Jørgen Munkeby (Shining/Ihsahn)
7.”Death Note” featuring Patrick Mameli (Pestilence)
8.”Arcadia” featuring Paul Masvidal (Cynic/Death)
9.”Creed” featuring James Murphy (Obituary/Death/Testament/Cancer/Gorguts)
10.”Beloved” featuring Francesco Sosto (The Foreshadowing)

Line-up:
Federico Romano

JUNE 1974 – Facebook

EDWARD DE ROSA

Il video di Replicants, dall’album Zeitgeist in uscita a ottobre (Revalve Records).

Il video di Replicants, dall’album Zeitgeist in uscita a ottobre (Revalve Records).

The guitarist Edward de Rosa (Souls of Steel, Elegy Of Madness) currently working on his first solo album titled Zeitgeist that wll be available the 26th October 2018 via Revalve Records. The album is a Symphonic power metal opera of 10 tracks which has been produced at the Reverse Music Studio in Taranto and in post production at the Rogue Studios in London. The whole album will see the voice of Giacomo Voli (Rhapsody Of Fire, Teodasia). Edward de Rosa has released the first videoclip for the imposing instrumental track Replicants:

https://www.facebook.com/EdwardDeRosaOfficial/
https://www.facebook.com/revalverecords/
https://www.revalverecords.com

THIS VOID INSIDE

Il video di Memories’ Dust, dall’album My Second Birth/My Only Death (Agoge Records).

Il video di Memories’ Dust, dall’album My Second Birth/My Only Death (Agoge Records).

Dopo un’attesa di quasi due anni è finalmente uscito “My Second Birth/My Only Death” nuovo lavoro della band gothic rock This Void Inside, accompagnato dal lyric video di “Memories’ Dust” (videomaker: Stefano Mastronicola)!

L’album, prodotto da Agoge Records, è disponibile in tutto il mondo in distribuzione digitale; il CD fisico uscirà in autunno 2018 (preorder: rome@agogerecords.com).

I This Void Inside si formano come one man band nel 2003 da un’idea di Dave Shadow (ex frontman dei gothsters My Sixth Shadow), intenzionato a sperimentare nuovi suoni e concetti compositivi, per poi diventare all’inizio del 2008 una band a tutti gli effetti; registrano il loro primo full lenght promo CD di dodici canzoni: “Dust”, prodotto da Dave Shadow, che si occupa anche del mixing, mastering e della composizione di tutti i brani con le uniche eccezioni di Send Me A Sign e Wish che nascono dalla collaborazione con Victor Love (Dope Stars Inc., My Sixth Shadow).

L’album verrà pubblicato in una tiratura limitata di sole 300 copie, e la band inizia a suonare live supportando anche importanti band del panorama gothic.

Nel Maggio 2008 i This Void Inside firmano con la label DECADANCE RECORDS (Latexxx Teens, Pulcher Femina, Siva Six) che lavora per una re-issue del debut album arricchendolo di un nuovo layout e art work; la versione 2.0 di “Dust” viene pubblicata nell’ ottobre 2008.

Nel 2016, dopo un lungo periodo di silenzio, la band ricomincia a lavorare su del nuovo materiale con una line up rinnovata: i chitarristi Frank Marrelli e Alberto Sempreboni e il batterista Simone Gerbasi si uniscono ai membri originari Dave Shadow e alla bassista Saji Connor; a novembre esce il nuovo singolo “Losing My Angel”.

Nel 2018 i This Void Inside firmano con la label AGOGE RECORDS.

La band è orgogliosa di comunicare che Max Aguzzi (DragonhammeR) e Diego Reali (ex DGM, Hevidence) hanno partecipato come ospiti in un brano dell’album.

THIS VOID INSIDE: https://www.facebook.com/thisvoidinsideofficial/

AGOGE RECORDS: http://www.agogerecords.com

Guests on “Meteora”: Max Aguzzi (Dragonhammer), Diego Reali (Evidence, ex DGM)

THIS VOID INSIDE – “My Second Birth/My Only Death

TRACKLIST:
1 – My Second Birth/My Only Death (intro)

2 – Betrayer MMXVIII

3 – Relegate My Past

4 – Memories’ Dust

5 – Trapped In A Daze

6 – Here I Am

7 – Another Fucking Love Song

8 – Losing My Angel

9 – Meteora

10 – Ocean Of Tears

11 – All I Want Is U

12 – Break Those Chains

13 – The Artist And The Muse (bonus track)

14 – Downtrodden (bouns track)

DRAGONLORD

Il lyric video di Dominion, dall’album omonimo in uscita a settembre (Spinefarm Records).

Il lyric video di Dominion, dall’album omonimo in uscita a settembre (Spinefarm Records).

I DRAGONLORD, la band di Eric Peterson dei Testament pubblicherà un nuovo album di inediti, il primo dopo 13 anni. Il nuovo album “Dominion”, sarà pubblicato il 21 settembre 2018 su Spinefarm Records. Disponibile il primo making of dell’album e il lyric video della titletrack “Dominion”.
L’album è stato registrato presso i Northern California’s Trident Studios e prodotto con la supervisione di Juan Urteaga (Testament, Machine Head, M.O.D.). “Dominion” è stato masterizzato da Jens Bogren ai Fascination Street Studios svedesi.

L’album è già disponibile per preorder.

Disponibile tracklist e artwork a cura di Eliran Kantor (Testament, Iced Earth, Sodom):
Entrance
Dominion
Ominous Premonition
Lamia
Love of the Damned
Northlanders
The Discord of Melkor
Serpents of Fire

Eric Peterson ha inoltre annunciato che sarà pubblicato anche un fumetto della band dal titolo “THE BURNER”, previsto in uscita durante il San Diego Comic Con.

Renowned Testament guitarist Eric Peterson recently announced the release of his highly-anticipated new DRAGONLORD album, entitled Dominion, out September 21, 2018 via Spinefarm Records. The symphonic black/death metal album serves as the long-awaited follow-up to 2005’s Black Wings of Destiny, but takes the fantasy and storytelling to a whole new level. Dominion explores themes of darkness owning and influencing these times we now live in, and things that have come to pass. It also delves into other eras, real and otherworldly.

Today, DRAGONLORD mastermind/vocalist/guitarist/bassist Eric Peterson is pleased to reveal the very first episode in a series of three “The Making of Dominion” videos. Part one details the growth of DRAGONLORD since the release of their last album and the initial writing process on Dominion, also highlighting the individual musicians on the album – including Lyle Livingston (Psypheria) on orchestrated keys and pianos, Alex Bent (Trivium) on drums, and notable fantasy metal singer Leah on female vocals and choirs (who has performed/recorded with members of Blind Guardian, Nightwish, Delain and others). Unreleased audio clips of the album are also mixed in amid the video content.

In part one, Eric Peterson says, “Right around 2010, Lyle and I were talking about maybe doing another DRAGONLORD record… I contacted [our producer] Juan… he’s like dude I have the perfect drummer for you too… his name is Alex Bent. He ended up coming over, we jammed on some older DRAGONLORD songs… he had this really cool groove and right there and then I knew. This is probably the best sounding drum record that we’ve put out.”

“Leah and I go way back,” adds Peterson. “She had invited me to do some vocals on one of her records and we talked about maybe doing more stuff together. We ended up doing a Christmas song together called “Winter Sun”. We got a lot of responses from it and people wanted us to do a whole record that sounded like that. So, after hearing the [DRAGONLORD] record… we thought it would be really awesome to have a real voice interpret what Lyle had done on the choirs. Right then I was like, Leah’s got to come here and do that. She really nailed it. I’m super happy with the way it came out.”

As aural the gates to Dominion creak open on the first track, “Entrance,” you descend into the dark world of DRAGONLORD and there’s no turning back. The pummeling begins with the title track, “Dominion”, welcoming all who dare enter into an eternity of misfortune. Then it’s into “Ominous Premonition”, which Peterson likens to “the soundtrack to the gates of hell”. The track “The Northlanders” is about brutal 11th century Northmen, while “The Discord of Melkor” will thrill Lord of the Rings fans with an untold tale– “my take on Tolkien’s “Silmarillion,” the first age of the Lord of the Rings saga genesis,” says Peterson. Then there’s the surprise of the slower, Black Sabbath-influenced duet with “my amazing Celtic vocalist friend and collaborator Leah,” Peterson explains about “Love of the Damned,” an abstract piece that still explores a love story – with the devil, of course. “Almost like a switch-up story of if Beatrice from “Dante’s Inferno” did fall for the Prince of Darkness!” Dominion’s eight songs create a deep and heady musical journey rife with meaning and menace, from the blackest and loudest recesses of Eric Peterson’s mind.

Peterson formed DRAGONLORD in 2000 as its singer and guitarist (with keyboardist Lyle Livingston and now-ex-members Steve Di Giorgio of Testament and Jon Allen of Sadus), and notes that the growth from DRAGONLORD’s first two records to the cinematic triumph and brutal blast-beats of Dominion has been immense. Dominion’s stellar, complex, brutally symphonic metal is triumphant in its execution, bringing together layers of meaning and musicality into an unholy whole.

DRAGONLORD Online:
www.facebook.com/enterthedragonlord
www.twitter.com/dragonlordband
www.instagram.com/enterthedragonlord

Lurk – Fringe

Fringe è un’opera di devastante potenza, nel corso della quale il quartetto esibisce un doom che, alla preponderante componente sludge, aggiunge anche elementi black e death, andando a formare un quadro davvero intrigante per tutti gli appassionati di sonorità oscure

Quella denominata Lurk è l’ennesima mostruosa creatura che avanza strisciante, questa volta non in fangose paludi americane bensì tra le nevi ed i ghiacci dei mille laghi finlandesi.

Fringe è un’opera di devastante potenza, nel corso della quale il quartetto esibisce un doom che, alla preponderante componente sludge, aggiunge anche elementi black e death, andando a formare un quadro davvero intrigante per tutti gli appassionati di sonorità oscure.
Abbiamo così un sound che, nella sua monolicità di fondo, a tratti può richiamare i primissimi Cathedral, come nell’opener Ostrakismos, oppure srotolarsi nel mid tempo black di Reclaim; lo sludge viene offerto nella sua forma più esasperata nella notevole Elan, mentre un più movimentato death doom prende forma in Furrow.
Proteus Syndrome chiude al meglio il lavoro, racchiudendo in sé buona parte delle caratteristiche sopra accennate, a suggello di un operato che lascia ben poco spazio alla melodia ma che offre più di uno spunto capace di agganciare l’ascoltatore, al netto dello snodarsi di un sound sulfureo e pachidermico.
I Lurk sono l’ennesima band che viene portata all’attenzione grazie al meritorio lavoro della Transcending Obscurity, label indiana specializzata nello scavare in profondità nell’undergroung fino al reperimento di grezzi diamanti sonori come questo Fringe.

Tracklist:
1. Ostrakismos
2. Tale Blade
3. Reclaim
4. Elan
5. Offshoot
6. Furrow
7. Nether
8. Proteus Syndrome

Line-Up:
Kimmo Koskinen – Vocals
Kalle Nurmi – Drums
Arttu Pulkkinen – Guitar
Eetu Nurmi – Bass

Guest vocals by Aleksi Laakso on Elan
Alto saxophone by Aino Heikkonen on Ostrakismos

LURK – Facebook

PALLBEARER

Il video di ‘Thorns’, dall’album in “Heartless” (Nuclear Blast).

Il video di ‘Thorns’, dall’album in “Heartless” (Nuclear Blast).

Il quartetto progressive doom dell’Arkansas PALLBEARER sarà presto in Europa per una serie di date, tra cui una al Circolo Magnolia di Segrate (MI) il 23 luglio. Per festeggiare il suo ritorno sul suolo europeo la band ha pubblicato un video dal vivo della canzone ‘Thorns’, tratta dall’ultimo album in studio “Heartless”. Il video è stato girato durante il tour negli Stati Uniti dello scorso febbraio.

La band ha dichiarato:
“Siamo felici di tornare ancora una volta in Europa e Gran Bretagna. Suoneremo delle canzoni mai eseguite dal vivo fuori dagli Stati Uniti!”.

13.07. D Hamburg – Molotow Club
14.07. B Dour – Dour Festival
15.07. NL Nijmegen – Valkhof Festival
16.07. UK London – Islington Assembly Hall
17.07. UK Glasgow – Stereo
18.07. UK Leeds – Brudenell Social Club
19.07. UK Bristol – The Fleece
21.07. D Crispendorf – Chaos Descends Festival
23.07. I Segrate (MI) – Circolo Magnolia
24.07. SLO Tolmin – MetalDays
—–
03.08. DK Copenhagen – Vega
04.08. D Beelen – Krach am Bach
05.08. D Cottbus – Zum Faulen August
07.08. HR Primošten – SuperUho Festival
08.08. H Budapest – A38
09.08. CZ Jaroměř – Brutal Assault
10.08. D Sinzendorf – Void Fest
12.08. UK Derby – Bloodstock Open Air
14.08. D Wiesbaden – Schlachthof
15.08. CH Winterthur – Gaswerk
16.08. D Dinkelsbühl – Summer Breeze

Altre date:

26.07. USA Hamden, CT – Space Ballroom
27.07. USA Syracuse, NY – The Lost Horizon
28.07. CDN Montréal, QC – Heavy Montréal
29.07. USA Bangor, ME – Impact Music Festival
30.07. USA Brooklyn, NY – Saint Vitus Bar *SOLD OUT*
30.07. USA Brooklyn, NY – Saint Vitus Bar (Late Show)
31.07. USA Amityville, NY – Music Hall

19.08. USA Las Vegas, NV – Psycho Las Vegas

con TRIBULATION
15.09. CDN Toronto, ON – Lee’s Palace
16.09. USA Detroit, MI – Magic Stick
18.09. USA Chicago, IL – Bottom Lounge
19.09. USA Minneapolis, MN – Turf Club
21.09. USA Denver, CO – Bluebird Theater
22.09. USA Salt Lake City, UT – Metro Music Hall
24.09. CDN Calgary, AB – Dickens
25.09. CDN Edmonton, AB – Starlite Room
27.09. CDN Vancouver, BC – Rickshaw Theatre
28.09. USA Seattle, WA – El Corazon
29.09. USA Portland, OR – Hawthorne Theatre
01.10. USA San Francisco, CA – Slim’s
03.10. USA Phoenix, AZ – The Rebel Lounge
05.10. USA Austin, TX – Barracuda
06.10. USA Dallas, TX – Trees
07.10. USA Houston, TX – White Oak Music Hall

13.10. USA San Bernardino, CA – Glen Helen Amphitheater

Biglietti: http://pallbearerdoom.com/tour

Di recente la band ha pubblicato la nuova canzone ‘Dropout’ (https://youtu.be/Qq1pWl-ObjE), acquistabile qui http://nblast.de/PallbearerDropout

‘Dropout’ segue il disco dello scorso anno “Heartless”, che è stato registrato in analogico al Fellowship Hall Sound di Little Rock, Arkansas tra giugno e agosto 2016. È stato prodotto dai PALLBEARER stessi, e mixato dal produttore Joe Barresi (TOOL, THE MELVINS, QUEENS OF THE STONE AGE). Vi hanno collaborato gli ingegneri del suono Jason Weinheimer e Zach Reeves, mentre della masterizzazione si è occupato il vincitore di un Grammy Dave Collins (BLACK SABBATH, ALICE COOPER, METALLICA).

Il disco è disponibile in CD e vinile (http://nblast.de/PallbearerHeartlessNB) e in digitale (http://nblast.de/PallbearerDigital).

Nati nel 2008, i PALLBEARER sono cresciuti nella fertile scena metal underground di Little Rock, Arkansas e hanno pubblicato il debutto “Sorrow And Extinction” nei primi mesi del 2012. Il disco ha ricevuto un’accoglienza strepitosa sia dai fan del doom che dalla critica metal, ma non solo. Rolling Stone l’ha definito il “disco metal # 1 del 2012”, Pitchfork gli ha riservato il titolo di “Best New Music” e SPIN e NPR l’hanno incluso nelle loro classifiche di fine anno.
Il disco del 2014 “Foundations Of Burden” ha cementato la loro reputazione: si è piazzato nella classifica di Billboard Top 100 ed è stato incoronato da Decibel come album dell’anno.

www.pallbearerdoom.com
www.facebook.com/pallbearerdoom
www.nuclearblast.de/pallbearer

FRANTIC FEST 2018

FRANTIC FEST 2018: NUOVI ANNUNCI E EARLY BIRD ONLINE

Il Frantic Fest di Francavilla al mare aggiunge altre carne al fuoco e dopo l’annuncio della scorsa settimana di The Secret, Birdflesh, Slander, Grave Desecrator e Dehuman, si impreziosisce di nuove aggiunte. Dalle sonorità cupe e malinconiche del neofolk di Rome e King Dude all’heavy rock psichedelico dei Ruby the Hatchet e il doom esoterico dei Caronte, il festival abruzzese conferma ancora una volta una line-up estremamente variegata, di cui sono sei le band ancora da annunciare.

Giovedì 16 agosto
IGORRR
GBH
UNSANE
YAWNING MAN
ROME
CARONTE
RUBY THE HATCHET
+ 1 Band TBA

Venerdì 17 agosto
ENSLAVED
BÖLZER
SADISTIC INTENT
HIRAX
GRAVE DESECRATOR
DEHUMAN
+ 2 Bands TBA

Sabato 18 agosto
THE EXPLOITED
KING DUDE
BIRDFLESH
THE SECRET
SLANDER
+ 3 Bands TBA

Tikitaka Village
Contrada Valle Anzuca
Francavilla al mare / Abruzzo

ABBONAMENTO 3 GIORNI EARLY BIRD / 45 €

Link all’acquisto ➟ https://goo.gl/5Ttdnh

Prolungato fino al 3 giugno / 55 € a partire dal 4 giugno

BIGLIETTO SINGOLA GIORNATA / 25 €

Link all’acquisto ➟ https://goo.gl/48d2Se

Prezzo al botteghino: 35 €

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/franticfest

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1189970997772470/

Black Vatican – The Black Vatican

The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.

Provenienti da Kansas City, i Black Vatican sono un trio alla propria prima uscita all’insegna di un gothic sinfonico dagli esiti alterni.

Infatti, dopo un primo brano, The Darkened (Sacred) Wine, che non sarebbe affatto male se non venisse affossato da una voce femminile a dir poco rivedibile, a partire dalla seconda traccia Dark Promises si ricominciano ad intravedere qualità interessanti e una buona capacità di creare atmosfere decadenti e tutt’altro che banali.
I riferimenti per i Black Vatican sono dei Cradle Of Filth dalle ritmiche meno spinte, ai quali si potrebbe aggiungere qualcosina dei Bal Sagoth per l’uso prevalente della voce maschile recitante (accompagnata però da un gracchiante screaming) e, in generale, pur non brillando certo per originalità, The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.
Resta sicuramente un buon gusto negli arrangiamenti che si scontra, però, con un certo minimalismo che pervade tutti gli altri aspetti; From The Asylum chiude l’album così com’era iniziato, senza che arrivi mai l’auspicato cambio di passo a livello ritmico e compositivo: troppo poco per andare oltre ad una risicata sufficienza.

Tracklist:
1. The Darkened (Sacred) Wine
2. Dark Promises
3. Revelations Cries
4. Into Abyssful Terror
5. Lady of Dis
6. Restless Anastasia
7. Borrowed Time (Sin’s Solace)
8. From the Asylum

Line-up:
Erick Ramos – Bass, Vocals
Cole Roberts – Guitars
Isaac Byrd – Drums

Grimorium Verum – Revenant

Non ci troviamo al cospetto di qualcuno che occupa i piani alti del symphonic black ma neppure di musicisti relegati nei bassifondi , anzi: Andy Felon e Roma Diamond meritano un plauso per un’offerta che non deluderà alla fine chi predilige queste sonorità.

Il recente ritorno dei Dimmu Borgir, campioni indiscussi del symphonic black metal, potrebbe e dovrebbe far accendere nuovamente i riflettori su un sottogenere che ha sempre continuato ad offrire ottime band rimaste, però, nell’ombra a causa dello scemare dell’interesse dei fans per questo sonorità, causa appunto la lunga contumacia dei nomi di punta.

I russi Grimorium Verum non possono essere certo considerati dei neofiti, visto che i loro primi passi risalgono alla fine dello scorso millennio, anche se il primo full length è datato 2008, seguito poi da quelli successivi pubblicati con precisa cadenza triennale.
Revenant è così l’ultimo in ordine di tempo e ci dimostra una band di buono spessore, capace di maneggiare con disinvoltura e buon gusto melodico una materia insidiosa per il forte rischio di debordare che è insita nelle sue caratteristiche.
Forse dieci brani ed un’ora di durata sono un qualcosa di troppo per uno stile musicale così pieno e quindi a forte rischio di saturare l’ascoltatore: ciò non toglie che il buon gusto melodico dei nostri consenta loro di mettere in scena ottime tracce come l’opener The Born Son of the Devil, The Light of Dark Father e The Great Serpentine Saint, esemplari nella loro sintesi tra sonorità estreme, l’impeto atmosferico delle tastiere e le repentine incursioni melodiche della chitarra solista.
Insomma, al netto della prevedibile mancanza di spunti innovativi, l’operato dei Grimorium Verum è decisamente apprezzabile perché Revenant scorre via piuttosto bene senza neppure annoiare nonostante qualche soluzione tenda alla lunga a ripetersi.
Non ci troviamo al cospetto di qualcuno che occupa i piani alti del symphonic black ma neppure di musicisti relegati nei bassifondi , anzi: Andy Felon e Roma Diamond meritano un plauso per un’offerta che non deluderà alla fine chi predilige queste sonorità.

Tracklist:
1. The Born Son of the Devil
2. The Kingdom of the Pain
3. The March of the Northern Kings
4. Blind Faith in Nothing
5. The Light of Dark Father
6. Revenant
7. The Circus of the Dark Illusion
8. Sacred Temple of Blood
9. The Great Serpentine Saint
10. The Resurrected on the Devil’s Hands

Line up:
Andy Felon – Guitars, Bass, Programming
Roma Diamond – Vocals

GRIMORIUM VERUM – Facebook

ABORTED

Il video di “Squalor Opera”, dall’album “TerrorVision”, in uscita a settembre (Century Media Records).

Il video di “Squalor Opera”, dall’album “TerrorVision”, in uscita a settembre (Century Media Records).

Fra poco più di due mesi i chirurghi del death metal ABORTED pubblicheranno su Century Media Records il nuovo album di inediti, “TerrorVision”, previsto per il 21 settembre 2018. Per anticipare la release la band belga pubblica oggi il video del primo singolo “Squalor Opera”.

“TerrorVision” sarà disponibile in:
Standard CD Jewelcase.
Gatefold LP+CD.
Ltd. Box set (con Digipak CD, bonus CD con le tracce dell’EP “Bathos”, fibbia nera in metallo da cintura, set di adesivi e spille.
Digitale.

Disponibile tracklist e artwork:
Lasciate Ogne Speranza (0:57)
TerrorVision (4:33)
Farewell To The Flesh (4:41)
Vespertine Decay (6:00)
Squalor Opera (4:01)
Visceral Despondency (3:32)
Deep Red (3:20)
Exquisite Covinous Drama (5:01)
Altro Inferno (4:49)
A Whore D’oeuvre Macabre (3:01)
The Final Absolution (5:07)
ABORTED line-up:
Sven De Caluwe – Vocals
Mendel Bij De Leij – Guitar
Ian Jekelis – Guitar
Ken Bedene – Drums
Stefano Franceschini – Bass

ABORTED online:
http://www.goremageddon.be/
https://www.facebook.com/Abortedofficial
http://instagram.com/abortedmetal#
http://www.reverbnation.com/aborted
https://twitter.com/abortedmetal
http://www.youtube.com/user/abortedbelgium

Mercic – Mercic 4

Il avoro si snoda gradevole anche se la strada per raggiungere l’eccellenza ed avvicinare i propri modelli dal punto di vista qualitativo è ancora abbastanza lunga, benché la direzione intrapresa da Carlos sia indubbiamente quella giusta.

Mercic è il nome del progetto solista di questo musicista portoghese, Carlos “Maldito” Sobral, giunto con questo Mercic 4 ovviamente al quarto album in altrettanti anni di attività.

Il genere proposto è un industrial metal fortemente debitore dei Nine Inch Nails (influenza neppure troppo nascosta dal nostro, ad onor del vero) e in quanto tale senz’altro apprezzabile, a tratti anche convincente, ma carente in quanto a personalità.
Premesso che sembrare una discreta copia del totem musicale creato da Mr.Reznor è pur sempre tanta roba, non si può fare a meno di notare che altre realtà afferenti a quell’ambito musicale sono riuscite a raggiungere una cifra stilistica originale e, a proprio modo, in grado di aprire un ulteriore filone (Aborym su tutti).
Detto ciò, anche alla luce dell’operato del tutto all’insegna del DIY da parte del buon Carlos (attivo anche nei Cryptor Morbious Family, dediti sempre a queste sonorità) il quarto capitolo targato Mercic merita la giusta considerazione da parte degli appassionati del genere.
Ovviamente l’industrial dei Mercic è meno inquieto e sperimentale di quanto non lo sia quello dei propri numi tutelari, e tutto sommato il suo essere più diretto giova alla riuscita del lavoro, lasciando giusto qualche perplessità nei passaggi più rarefatti, non sempre esenti da qualche sbavatura esecutiva, anche se bisogna riconoscere che l’uso della chitarra portoghese conferisce al tutto ugualmente un suo fascino particolare.
Tra ottimi brani più melodici come Make Our Mark e notevoli mazzate come They Never Want To Be Less Than Us, il lavoro si snoda gradevole anche se la strada per raggiungere l’eccellenza ed avvicinare i propri modelli dal punto di vista qualitativo è ancora abbastanza lunga, benché la direzione intrapresa da Carlos sia indubbiamente quella giusta.

Tracklist:
1.who the fuck are they to judge us
2.humanimals
3.crumpled paper
4.got to get back where it belongs
5.a lousy thing to forget about
6.14 to 3 = 1
7.big mouth fat star
8.make our mark
9.blurred eyes
10.they never want to be less than us

Line up:
Carlos Maldito

MERCIC – Facebook

LADY REAPER

Il video di “Stop The Mops”, dall’album “Mise En Abyme” (Valery Records).

Il video di “Stop The Mops”, dall’album “Mise En Abyme” (Valery Records).

E’uscito il 27 Aprile 2018 “Mise En Abyme” dei Lady Reaper.

Nati nel 2009, i Lady Reaper sono una band Heavy Metal italiana con base a Roma.

Nel 2017 i Lady Reaper firmano con Valery Records e nasce “Mise En Abyme”, il nuovo lavoro in studio della band. L’album spazia all’interno di un Heavy Metal fresco e versatile, offrendo l’ascolto di performance anche distanti dal genere di partenza, come ad esempio l’interpretazione di due famosissimi brani di musica sinfonica. La struttura teatrale del disco include inoltre numerosi riferimenti a popolari opere di cinema e letteratura, alcuni più espliciti altri tutti da cercare. Le ventiquattro pagine ad acquerello del libretto che accompagnano musica e testi, realizzate da Umberto Stagni (Pastavolante) impreziosiscono ulteriormente un progetto sotto molti aspetti degno di ottimo rilievo internazionale.

Tracklist:
1 To the Abyss (1:41) 2 The Eternal Carnival (4:31) 3 Abracadabra (2:55) 4 Another Me (5:12) 5 Fragments (6:03) 6 Buried in my Dreams (7:15) 7 Stop the Mops (5:13) 8 Mr Nick: Diabolical Bets (12:24) 9 Headless Ride (8:52)

“Mise En Abyme” è uscito il 27 Aprile 2018 su etichetta Valery Records, distribuito da Audioglobe, e disponibile worldwide su I Tunes e prossimamente su tutti i migliori online stores digitali.

OMNIUM GATHERUM

Il video di “Gods Go First”, dall’album “The Burning Cold”, in uscita ad agosto (Century Media Records).

Il video di “Gods Go First”, dall’album “The Burning Cold”, in uscita ad agosto (Century Media Records).

Gli OMNIUM GATHERUM hanno recentemente annunciato la pubblicazione del loro nuovo album “The Burning Cold”, in arrivo il 31 agosto 2018 su Century Media Records, già disponibile in preorder a questo link. La band finlandese ha presentato qualche giorno fa il video di “Gods Go First”.

Ricordiamo che la band terrà un pre-release party del nuovo album “The Burning Cold” presso il Summer Breeze Open Air di Dinkelsbühl (Germania) il 18 agosto 2018.

The band comments: “GODS GO FIRST is about the will and the power of it, like good ol’ Yoda sayz “do, or do not, there is no try” – Gods go first to the absolute, and to nothingness! Catchy wild ride with a lot of nasty shameless musicianship included.. Sure this one’s gonna be a killer live tune which will get a lot of moshpits rolling! We wanted to make an intensive old school video with just the band and nothing else, and team captured well this moment of playing in a tiny old barn in the middle of nowhere.”

OMNIUM GATHERUM are going to head out on another headline run in November in order to present “The Burning Cold” to their European fans! They will be supported by fellow countrymen Wolfheart and Nothgard. Check out all dates below.

OMNIUM GATHERUM live:
18.08.2018 Dinkelsbühl (Germany) – Summer Breeze Open Air “Special Pre-Release Show”

North American Tour
07.09.2018 New York (NY) – Gramercy Theater
08.09.2018 Montreal (QUE) – Corona Theatre
09.09.2018 Quebec City (QUE) – Imperial
10.09.2018 Toronto (ON) – Opera House
11.09.2018 Ft Wayne (IN) – Pierre’s
12.09.2018 Detroit (MI) – Harpo’s
13.09.2018 Joliet (IL) – The Forge
14.09.2018 Minneapolis (MI) – The Cabooze
15.09.2018 Winnipeg (MA) – Park Theatre
17.09.2018 Edmonton (AL) – The Starlite Room
18.09.2018 Calgary (AL) – Dickens
19.09.2018 Vancouver (BC) – Rickshaw Theater
20.09.2018 Seattle (WA) – El Corazon
22.09.2018 Berkeley (CA) – The UC Theatre
23.09.2018 Anaheim (CA) – The Grove
24.09.2018 West Hollywood (CA) – Whiskey a Go Go
25.09.2018 San Diego (CA) – Brick By Brick
26.09.2018 Tempe (AZ) – Marquee Theatre
27.09.2018 Las Vegas (NV) – House of Blues
28.09.2018 Salt Lake City (UT) – Liquid joe’s
29.09.2018 Denver (CO) – Herman’s Hideaway
01.10.2018 Dallas (TX) – Trees
02.10.2018 San Antonio (TX) – Rock Box
03.10.2018 Houston (TX) – Scout Bar
05.10.2018 Tampa (FL) – Orpheum
06.10.2018 West Palm Beach (FL) – Kelsey Theater
07.10.2018 Atlanta (GA) – The Masquerade
09.10.2018 Louisville (KY) – Diamond Pub and Billiards
10.10.2018 Durham (NC) – Motorco
11.10.2018 Baltimore (MD) – Soundstage
12.10.2018 Philadelphia (PA) – The Trocadero
13.10.2018 Worcester (MA) – The Palladium
14.10.2018 Clifton Park (NY) – Upstate Concert Hall

European Tour
24.10.2018 Tampere (Finland) – Klubi
26.10.2018 Lahti (Finland) – Finlandiaklubi
27.10.2018 Kuopio (Finland) – Henrys Pub
02.11.2018 Helsinki (Finland) – Tavastia
03.11.2018 Jyväskylä (Finland) – Lutakko
07.11.2018 Munich (Germany) – Backstage
08.11.2018 Hamburg (Germany) – Kaiserkeller
09.11.2018 Berlin (Germany) – Bi Nuu
10.11.2018 Stuttgart (Germany) – ClubCANN
11.11.2018 Prague (Czech Republic) – Nova Chmelnice
12.11.2018 Budapest (Hungary) – Dürer Kert 041
13.11.2018 Vienna (Austria) – Szene
15.11.2018 Essen (Germany) – Turock
16.11.2018 London (United Kingdom) – The Dome
17.11.2018 Rotterdam (Netherlands) – Baroeg
18.11.2018 Vosselaar (Belgium) – Biebop
19.11.2018 Paris (France) – Le Petit Bain
21.11.2018 Madrid (Spain) – Copérnico
22.11.2018 Barcelona (Spain) – Bóveda
23.11.2018 Lyon (France) – MJC O Totem
24.11.2018 Lucerne (Switzerland) – Schüür
25.11.2018 Trier (Germany) – Mergener Hof

OMNIUM GATHERUM is:
Jukka Pelkonen – Vocals
Markus Vanhala – Guitar
Tuomo Latvala – Drums
Aapo Koivisto – Keyboards
Joonas Koto – Guitar
Erkki Silvennoinen – Bass

OMNIUM GATHERUM online:
http://www.omniumgatherum.org
https://www.facebook.com/omniumgatherumband

The Mystery of the Bulgarian Voices feat. Lisa Gerrard – BooCheeMish

BooCheeMish ci trasporta in un mondo antico, in un immaginario rurale piacevolmente avulso dalla modernità, anche se va rimarcato come gli arrangiamenti e l’utilizzo degli strumenti siano del tutto al passo con i tempi: un qualcosa di diverso dal solito, il cui ascolto potrebbe riservare non poche sorprese anche a chi vi si dovesse avvicinare con comprensibile circospezione.

Non deve sorprendere il fatto che ci si occupi in MetalEyes di questo storico ensemble corale proveniente dalla Bulgaria.

I motivi sono molteplici, a partire dal fatto che tutto quanto proviene dalla Prophecy Productions merita d’essere sviscerato ed ascoltato con attenzione, trattandosi di un’etichetta che propone musica sempre di qualità superiore alla media, sia essa misantropico black metal oppure tenue e sognante folk; a tutto ciò va aggiunta la non marginale presenza in veste di ospite, in quattro dei dodici brani presenti in BooCheeMish, di Lisa Gerrard, voce femminile unica e conosciuta universalmente per la sua attività con i Dead Can Dance, band amata da non pochi appassionati di metal, peraltro.
Del resto, i particolari intrecci vocali che sono il vero e proprio marchio di The Mystery of the Bulgarian Voices sono stati utilizzati da più musicisti di nome in diversi ambiti (U2, Kate Bush e addirittura Elio e Le Storie Tese, solo per citarne alcuni) proprio per quella peculiarità capace di imprimere un marchio indelebile e facilmente memorizzabile a qualsiasi brano.
La nascita del coro risale addirittura gli anni ‘50 e, ovviamente, nel corso di tutti questi anni, le protagoniste si sono avvicendate mantenendo sempre costante il livello qualitativo e ben saldo il legame imprescindibile con la musica popolare bulgara; se, all’inizio il tutto era ovviamente confinato all’interno dei territori della cosiddetta 2cortina di ferro2, ai giorni nostri le voci bulgare sono assurte ad uno status di culto destinato ad essere rafforzato da questo album che arriva a vent’anni dal precedente.
Indubbiamente, l’apporto della Gerrard si rivela un “gancio” formidabile per attrarre l’attenzione di un pubblico più vasto, e va detto che l’operazione riesce alla perfezione: sarebbe riduttivo però focalizzarsi solo sui brani interpretati dalla vocalist australiana (il singolo Pora Sotunda ed il gioello Mani Yanni, soprattutto): l’ensemble, diretto ormai da un quarto di secolo da Dora Hristova alterna riarrangiamenti della tradizione popolare a brani di nuovo conio, alternando episodi più movimentati (Yove,Tropanitsa) e intrisi della tradizione folk balcanica, ad altri più evocativi e che forse meglio si adattano ad ascoltatori dal background più oscuro (Zableyalo Agne, Ganka e Stalka).
BooCheeMish ci trasporta in un mondo antico, in un immaginario rurale piacevolmente avulso dalla modernità, anche se va rimarcato come gli arrangiamenti e l’utilizzo degli strumenti siano del tutto al passo con i tempi: un qualcosa di diverso dal solito, il cui ascolto potrebbe riservare non poche sorprese anche a chi vi si dovesse avvicinare con comprensibile circospezione.

Tracklist:
1 Mome Malenko
2 Pora Sotunda featuring Lisa Gerrard
3 Rano Ranila
4 Mani Yanni featuring Lisa Gerrard
5 Yove
6 Sluntse
7 Unison featuring Lisa Gerrard
8 Zableyalo Agne
9 Tropanitsa
10 Ganka
11 Shandai Ya featuring Lisa Gerrard
12 Stanka

THE MYSTERY OF THE BULGARIAN VOICES – Facebook

CAGE

Il video di Cage, dall’album Images, in uscita a ottobre.

Il video di Cage, dall’album Images, in uscita a ottobre.

I CAGE annunciano tre date estive tra Toscana e Liguria a fine Luglio e primi giorni di Agosto, qui sotto i dettagli:

27 Luglio – Spazio Made Ortonovo (SP)

4 Agosto – Studio Teatro Alnassar Carrara (MS)

9 Agosto – Wine & Music Castelnuovo Magra (SP)

I CAGE sono un gruppo della scena progressive italiana, formatosi nei primi anni 90 con il nome di Soundproof Red.

E’ ora disponibile il Video Ufficiale di Cage, il primo estratto omonimo, che anticipa IMAGES quinto studio album in uscita il 5 Ottobre 2018.

La Edit Version del brano è stata distribuita ed è disponibile in tutti gli stores digitali.

https://open.spotify.com/album/5aQ9Il36w0txok6QxsS0LM#_=_

https://itunes.apple.com/it/album/cage-edit-version-single/1387898680?app=itunes&ign-mpt=uo%3D4

https://www.deezer.com/it/album/64215032

CAGE:
Andrea Mignani, Chitarra
Damiano Tacchini, Piano, Tastiere
Diletta Manuel, Voce
Giulia Curti, Cori, Percussioni
Leonardo Rossi, Basso
Andrea Griselli, Batteria

DISCOGRAFIA:
The View 1992 Toast records (Torino)
The Feeble Minded Man 1995 Toast records (Torino)
87/94 2005 Musea records (Metz, Francia)
Secret Passage 2008 Musea records (Metz, Francia)

Autumnwind – Endless Fear

Endless Fear è un lavoro interessante, che mette in evidenza le buone potenzialità di un progetto ancora in divenire.

Suonare metal nei paesi mediorientali non è mai una passeggiata di salute, visto che in molti di essi l’egemonia culturale strettamente connessa alla religione comporta persino rischi a livello penale per chi ci prova; non credo che questo sia di norma lo stato delle cose in Siria, dove però purtroppo le difficoltà non devono essere certo da meno, a causa della guerra civile che attanaglia da anni una terra che è stata una delle più antiche culle della civiltà.

GaaRa “Abdulrahman Abu Lail”, con il suo progetto denominato Autumnwind, propone in Endless Fear un black metal atmosferico che tutto sommato lascia uno spazio molto limitato alle pulsioni estreme, rinvenibile in rare accelerazioni, affidando il tutto al lavoro delle tastiere, con le quali vengono tessute buone melodie.
Il riferimento più logico per il sound proposto dal musicista asiatico sono i Lustre, per cui c’è da attendersi fondamentalmente un sound piuttosto lieve, dalla marcata impronta melodica e con diversi elementi ambient.
GaaRa cerca di comunicare, con Endless Fear,  le sensazioni derivanti dagli attacchi di panico dei quali è stato vittima in tempi relativamente recenti: non solo per tale motivo, in questa mezz’ora di musica l’impressione è quella d’avere a che fare con un artista di indubbia sensibilità e con le doti necessarie per potersi ritagliare uno spazio in questa nicchia stilistica.
A mio avviso però, per riuscirci, dovrebbe forse focalizzarsi con maggiore decisione sul lato più evocativo del proprio sound, che emerge con prepotenza in bellissime tracce come The Hallucination e nella title track, mentre quando è l’anima più ruvidamente black a prendere il sopravvento (Forever Insomnia) gli esiti non sembrano altrettanto soddisfacenti.
Endless Fear è comunque un lavoro interessante, che mette in evidenza le buone potenzialità di un progetto ancora in divenire.

Tracklist:
1.The Panic Attack
2.The Hallucination
3.Lost And Alone
4.Forever Insomnia
5.Endless Fear

Line up:
GaaRa “Abdulrahman Abu Lail”

AUTUMNWIND – Facebook

THE MOOR

Il video di “Lead The Difference”, dall’album “Jupiter’s Immigrants”.

Il video di “Lead The Difference”, dall’album “Jupiter’s Immigrants”.

Italian metallers THE MOOR have revealed the cover artwork and title for their upcoming album, to be “Jupiter’s Immigrants”.

The release will see the light this July the 30th through all the major digital platforms, a special digipack edition will be released in September and the band will publish all the pre order informations on the next days. The artwork is made by Niklas Sundin (Dark Tranquillity, Arch Enemy…) while the record is mixed by producer Fredrik Nördstrom (In Flames, Architects, Powerwolf…). In the meantime, the first video and single extracted from the album, “Lead the Difference”, is out on the band’s official youtube channel.

As previously announced, the album will guest Mikael Stanne of DARK TRANQUILLITY and DREAM EVIL‘s Niklas Isfeldt.

Watch the announcement video here: https://www.youtube.com/watch?v=S41HH0eHRug

“One of Italy’s most original and intelligent up and coming metal acts; THE MOOR is a band not afraid to incorporate music from any rock idiom to give the listener an original listening experience…”

More information at:
https://www.facebook.com/themoorofficial/
http://themoor.org/

Aornos – The Great Scorn

Quello di Algras non corrisponde ad un mero collage di spunti altrui ma si rivela, invece, una maniera efficace e competente di riunire tali istanze per restituirle in una forma piuttosto personale e tutt’altro che ammiccante.

La one man band Aornos, nonostante la sua attività intensa sua racchiusa negli ultimi tre anni, non è certamente il progetto di un neofita del black metal.

Algras, infatti, è protagonista nella scena ungherese con i Frost fin dall’inizio del secolo e quindi le sue influenze primarie non possono che giungere da lontano.
A tale riguardo, prima ancora di ascoltate i contenuti di The Great Scorn, per farsene un’idea preventiva sarebbe sufficiente scorrere la tracklist dell’album uscito lo scorso anno , con il quale il musicista magiaro rendeva omaggio a diversi giganti del genere (Emperor, Satyricon, Bathory, Arctusrus e Thorns) oltre ad una non certo sorprendente digressione nel death con i Morbid Angel.
Quello di Algras non corrisponde ovviamente ad un mero collage di spunti altrui ma si rivela, invece, una maniera efficace e competente di riunire tali istanze per restituirle in una forma piuttosto personale e tutt’altro che ammiccante.
Ovviamente The Great Scorn non è un album destinato a stravolgere le gerarchie del genere, ma appare semmai la testimonianza di quanto di interessante ci sia da dire al riguardo in più parti del mondo.
Una serie di ottimi brani, tra i quali spiccano la trascinante The Kingdom of Nemesis, la teatrale title track e ed il quarto d’ora complessivo delle conclusive Funeral March for the Death of the Earth e Adamante Notare, ripagano ancora una volta la costante ricerca di nomi e volti ancora relativamente sconosciuti.

Tracklist:
1. Ad Futuram Memoriam
2. From a Higher Reality
3. The Kingdom of Nemesis
4. Trace to Beckoning Fade
5. Come and See
6. The Great Scorn
7. De Profundis
8. Funeral March for the Death of the Earth
9. Adamante Notare

Line up:
Algras – All instruments, Vocals

AORNOS – Facebook

IMMOLATION

Il video di ‘When The Jackals Come’, dall’album “Atonement” (Nuclear Blast).

Il video di ‘When The Jackals Come’, dall’album “Atonement” (Nuclear Blast).

IMMOLATION è un nome da trent’anni sinonimo di musica estrema. La band offre un death metal oscuro, unico e creativo. Con la pubblicazione di “Atonement” lo scorso anno, gli IMMOLATION hanno dimostrato ancora una volta di essere un gruppo che non si guarda indietro, spingendo oltre i propri limiti e rimanendo una forza attiva per il futuro del genere che essi stessi hanno aiutato a definire.

La band di New York ha appena pubblicato il video di ‘When The Jackals Come’, canzone tratta dall’ultimo album “Atonement”. La regia del video è opera del chitarrista Robert Vigna.

La band ha commentato:
“Siamo entusiasti di presentare ai fan il nostro nuovo video! È una delle nostre canzoni preferite di ‘Atonement’. È molto oscura, quindi abbiamo cercato di realizzare un video che rappresentasse al meglio l’atmosfera. Speriamo che vi piaccia! ‘Their war is already won … your world will end, when the jackals come'”.

“Atonement” è stato registrato ai Millbrook Sound Studios di Millbrook, NY con il produttore Paul Orofino, e mixato e masterizzato da Zack Ohren (ALL SHALL PERISH, DECREPIT BIRTH, SUFFOCATION). La copertina è stata realizzata da Pär Olofsson (IMMORTAL, THE FACELESS, EXODUS, ABYSMAL DAWN), con disegni aggiuntivi di Zbigniew Bielak (GHOST, ENSLAVED, PARADISE LOST, WATAIN).

“Atonement” è disponibile in formato fisico (http://nblast.de/ImmolationAtonement) e digitale (http://nblast.de/ImmolationDownloads).

www.facebook.com/immolation
www.twitter.com/immolation
www.everlastingfire.com
www.nuclearblast.de/immolation