Darkened Nocturn Slaughtercult – Mardom

Da ascoltare con devozione il ritorno del gruppo teutonico, indomito nel ricreare la tradizione del Black Metal, con una ispirazione fresca e mai monotona.

Oggi e da sempre il quartetto teutonico rappresenta una garanzia per chi vuole ascoltare Black Metal non contaminato da altri generi, anche con il nuovo “Mardom”, dopo sei anni da “Necrovision” l’arte espressa segue un solco tradizionale, fedele alla “second wave” e al grande spirito scandinavo. Non ci sono variazioni di formazione, i quattro artisti sono profondi conoscitori della materia, hanno un approccio genuino, vero, vitale e il risultato è notevolissimo.

Sesto album, per una carriera che iniziò nel 1999 con il demo “The pest called humanity”, e ancora i musicisti non hanno perso un grammo di ferocia, di attitudine e di violenza; dieci brani costruiti in modo tradizionale ma capaci di esprimere una furia devastatrice che annichilisce fino dal primo brano, dopo un breve intro, “Mardom – echo zmory”… guitar work instancabile, veemente a combattere con la sezione ritmica vitale e tellurica e sopra a tutto lo scream rantolante di Onielar, la strega polacca (Yvonne Wilczynska), da sempre nella band, capace con le sue raggelanti e sinistre vocals di portarci in lande di odio e violenza senza pari. Il booklet interno con i testi e le foto ci confermano che la predisposizione non è cambiata con i testi che trattano temi occulti, satanici e oscuri, mentre la musica ci entra sottopelle, ricordandoci ancora una volta la ragione per cui ascoltiamo e ci nutriamo di Black Metal. Le atmosfere antiche e dannatamente buie di “A beseechment twofold”, con i suoi cambi di tempo raggelanti, dimostrano che il vero verbo non è stato assolutamente dimenticato e scorre fluido nel sangue di veri artisti della nera fiamma. Non saranno tra i nomi di punta della scena europea, ora più rivolta verso altre scene e umori più atmosferici, ma i DNS sono capaci di far vibrare le corde giuste, donandoci momenti di assoluto piacere, solcando si la tradizione ma con ispirazione fresca e mai monotona. Da ascoltare con devozione.

Tracklist
1. Inception of Atemporal Transition
2. Mardom – Echo Zmory
3. A Sweven Most Devout
4. T.O.W.D.A.T.H.A.B.T.E.
5. A Beseechment Twofold
6. Exaudi Domine
7. The Boundless Beast
8. Widma
9. Imperishable Soulless Gown
10. The Sphere

Line-up
Adversarius – Bass
Onielar – Vocals, Guitars
Velnias – Guitars
Horrn – Drums

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