LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL: CROWN OF AUTUMN

Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare la versione scritta delle interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.30 su Witch Web Radio.
Questa volta Mirella ha intervistato Emanuele Rastelli, leader fondatore degli storici Crown Of Autumn.

MC La band si forma per tua idea già nel 1996 e insieme a Marco Ibba e Diego Balconi realizzate un demo che fu immediatamente apprezzato. Ci racconti com’è andata?

In quegli anni stavo maturando l’idea di un progetto che riunisse i due aspetti musicali che prediligevo; quello più epico e maestoso da una parte, e quello malinconico ed oscuro dall’altra.
Nacque così il progetto Crown Of Autumn che, nei primi mesi, prevedeva un unico cantante growl (Marco, alias Sagittifer) con qualche aperura alla Nick Holmes (Paradise Lost) di “Shades of God” o alla Taneli Jarva (Sentenced) di “Amok”. In seguito, pensai di aggiungere Diego (alias Antares), con il quale avevo già suonato in una cover-band, per prendersi cura di tutte le parti più melodiche, dividendo così in maniera più netta le due anime dei Crown Of Autumn. Non a caso, sul demo Ruins, i due cantanti sono accreditati come “Chant of the Wizard” (Marco) e “Chant of the Warrior” (Diego). Andammo a registrare in uno studio professionale (Malibu Studio, Milano) che non aveva mai avuto a che fare con nessuna Metal Band. Il tecnico del suono però, comprese immediatamente dove volevamo arrivare e fece un lavoro assolutamente egregio, specialmente se inquadrato nel contesto di quegli anni. “Ruins” ci fece conoscere nell’underground nostrano e non solo, vendendo più di 1000 copie in pochi mesi (una buona cifra per un demo-tape metal nel 1996), e ci fece guadagnare una certa credibilità artistica all’interno della scena.

MC Dopo il successo del primo demo è la volta, nel 97, del full length The Treasures Arcane che mette d’accordo tutti, pubblico e critica, raccogliendo consensi in tutto l’ambiente underground. lo stesso anno però la band si stoppa per un lungo periodo e tu ti dedichi ad altri progetti musicali. Come mai, visto il successo ottenuto?

The Treasures Arcane è il coronamento di un processo iniziato ben prima del demo Ruins, fu una ricerca personale che passava attraverso la musica, ma investiva anche aspetti più interiori.
Da una parte mi sentivo molto appagato dal risultato ottenuto, anche se ovviamente non si è mai soddisfatti al 100% dei propri lavori, dall’altra però ero un po’ stufo di certi stilemi e di certi cliché del mondo metal, sia da un punto di vista artistico che da quello antropologico. Tutto ciò, in quel periodo, finì per provocarmi una certa nausea; so che è una parola poco galante, ma è anche la parola più giusta. Per cui scelsi di andare ad esplorare altri lidi e mi misi a lavorare ad un nuovo progetto che potesse rappresentare uno sviluppo artistico e di contenuti, senza però gettare al vento o rinnegare quanto fatto in precedenza. Fu così che nacque Magnifiqat.

MC Dopo tredici anni il ritorno con un nuovo cantante e un nuovo full length, e nel 2013 l’annuncio di Byzantine Horizons, che sarà pubblicato ad Aprile per la My Kingdom Music. Un lavoro che aggiunge al tipico medieval dark metal dei Crown Of Autumn, nuovi elementi più folk ed etnici. cosa ci riserva questo nuovo album?

Byzantine Horizons ha davvero moltissime sfaccettature. Come hai giustamente notato, gli elementi più folk/neo-Folk ed etnici (mutuati dall’esperienza con i Magnifiqat) trovano un maggiore spazio rispetto ai lavori precedenti, andanfosi parzialmente a sostituire ai passaggi di chitarre acustiche medievaleggianti dei primi lavori. Ci sono anche elementi più progressivi, ispirati ad un certo death metal anni ’90 oppure ad alcune cose di Devin Townsend. C’è inoltre una maggiore presenza della lingua italiana, proveniente da un più massiccio ascolto di musica cantautorale nostrana; mi riferisco ad artisti come Franco Battiato, Juri Camisasca, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela o Giovanni Lindo Ferretti. Forse però, l’elemento di maggior novità rispetto al passato è l’influenza di alcune rock-band americane che ascoltavo moltissimo durante la fase compositiva di Byzantine Horizons. Parlo soprattutto di progetti come Tool, A Perfect Circle e Ashes Divide, ma anche di System of a Down e del Marilyn Manson più pacato. Sinceramente non so se nel risultato finale del nuovo disco questi ascolti traspaiano o meno, poiché è nostra abitudine tirare dritti per la nostra strada senza cercare di imitare questo o quell’altro musicista, inoltre facciamo un genere molto diverso dal loro ed anche l’orizzonte dei contenuti lirici è spesso agli antipodi rispetto a quel mondo. Senz’altro però la loro importantissima lezione ha contribuito a sviluppare in me una più matura idea di “canzone”, cosa che si può applicare a qualsiasi genere musicale.

MC Citiamo la line up attuale della band?

Gianluigi Girardi: voce maschile solista
Milena Saracino: voce femminile solista
Emanuele Rastelli: chitarre, basso, tastiere, voci growl e pulite
Mattia Stancioiu: batteria e percussioni
I testi e le musiche sono stati scritti da me e arrangiati insieme agli altri membri dei Crown Of Autumn.
Mattia si è inoltre preoccupato di registrare, mixare e masterizzare l’album presso il suo Elnor Studio (Magnago – MI), ma soprattutto si è occupato della produzione artistica di Byzantine Horizons. Diciamo che dopo eterni scambi di opinioni e proposte astruse (le mie), l’ultima parola era sempre sua.
Per fortuna.

MC La copertina dell’album è opera tua. un’immagine suggestiva, un orizzonte inquietante direi, molto cupo e nebbioso…come l’hai scelta e realizzata?

Non lo so nemmeno io 🙂
E’ infatti la prima volta che mi cimento con Photoshop. Anche la cover, come del resto l’album, ha subito una gestazione di anni; continue modifiche, aggiornamenti, ripensamenti, ecc. ecc.
In ogni caso l’idea era quella di creare un “luogo – non luogo” inserito in un “tempo – non tempo”, se così si può dire. Ci sono elementi architettonici di varie città orientali ed occidentali, antichi e moderni, tutti miscelati insieme per dare un effetto si sospensione quasi metafisica alla scena…

MC Quali sono i progetti futuri della band? Sono previsti live per promuovere il nuovo lavoro discografico?

Noi non suoniamo dal vivo, perché siamo TRVE… come i Darkthorne! 🙂
Scherzi a parte, la cosa è piuttosto difficile perché viviamo in città diverse, tutti noi abbiamo i consueti impegni della vita quotidiana e nel poco tempo che possiamo ricavare per la musica, la priorità è sempre riservata alla dimensione dello studio di registrazione che è il nostro habitat naturale. Personalmente mi piacerebbe poter fare alcune date, anche 1 o 2 all’anno, però fatte in un certo modo, nel contesto giusto, altrimenti sarebbe una delusione sia per noi che per chi ci segue. Al momento non escludo nessuna possibilità…

MC Quali sono i vostri contatti sul web per i nostri ascoltatori?

Per contattare la band potete trovarci su Facebook alla nostra pagina ufficiale:
https://www.facebook.com/crownofautumn/
Per acquistare i nostri album potete rivolgervi alla My Kingdom Music:
https://mykingdommusic.net/

MC Grazie per essere stato con noi

Grazie di cuore a voi per il supporto che ci date!